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La nuova generazione di furbetti
Se qualche anno fa eri un docente con un po’di esperienza alle spalle, gli studenti non avevano segreti per te. Li avevi inquadrati, ormai li conoscevi come le tue tasche, sapevi esattamente quali compiti avevano copiato e quali tecniche avevano utilizzato per farlo. Questo prima di ChatGPT, poi tutto è cambiato.
Cos’è l’IA generativa ed in che modo viene usata a scuola
ChatGPT è solo uno degli strumenti basati sull’IA generativa. Questi strumenti si basano su tecniche di apprendimento automatico per generare testo in modo autonomo a partire dagli input che ricevono. Basta porgli delle domande o richieste per ricevere una risposta sotto forma di testo scritto.
Sebbene possano avere un’infinità di applicazioni positive nel mondo della scuola, come ad esempio la creazione di dialoghi per la pratica delle lingue straniere, restano un’arma a doppio taglio che ci inquieta per la sua facilità di utilizzo da parte degli studenti per copiare.
Come distinguere un testo scritto da un’IA da un testo scritto da un umano
Negli ultimi anni, i modelli di linguaggio basati sull’intelligenza artificiale come ChatGPT, Google Gemini e Microsoft Copilot hanno fatto enormi passi avanti nell’elaborazione di testi coerenti e credibili. Ecco perchè, riconoscere se un contenuto è stato scritto da una persona o da un’IA generativa può essere una sfida anche per un occhio esperto. Esistono tecniche e strumenti che possono aiutarci in questo compito?
I modelli IA vengono addestrati su enormi quantità di dati testuali creati da esseri umani, imparando le correlazioni statistiche del linguaggio per generare nuovi contenuti che imitino quelli umani. Tuttavia, anche se i testi prodotti da queste IA possono sembrare molto convincenti, ci sono alcune caratteristiche tipiche che possono tradire la loro origine non umana.
1. Lessico limitato e ripetitivo: Le IA tendono ad avere un vocabolario più limitato e ripetitivo rispetto a quello umano. Inoltre, alcuni temi possono essere ossessivamente ricorrenti nei testi generati dalle IA.
2. Sintassi rigida: Le frasi generate dall’IA sono spesso più rigide e semplici nella struttura, mancando della complessità e dell’imprevedibilità tipiche del linguaggio umano.
3. Creatività e originalità limitate: I testi prodotti dall’IA mancano spesso di creatività, brillantezza e originalità. Le idee nuove e gli espedienti linguistici tipici della scrittura umana sono difficili da replicare per le IA.
4. Assenza di errori grammaticali e di battitura: I testi generati dall’IA sono quasi perfetti dal punto di vista grammaticale e ortografico, mancando delle imperfezioni tipiche della scrittura umana. Un esempio? Un testo che contiene un doppio spazio tra una parola e l’altra, oppure, e’ al posto di è, è stato scritto almeno parzialmente da un umano! Quindi aguzzate la vista, o effettuate una ricerca mirata per scovare gli errori grammaticali o di battitura che, in questo caso, si trasformano da inesattezza da stigmatizzare a indice di originalità del testo.
Strumenti automatici per rilevare i testi creati dalle IA
Ci sono tool gratuiti che si basano su metriche come la burstiness per riconoscere testi generati da intelligenza artificiale. La burstiness misura l’imprevedibilità statistica del testo, evidenziando la distribuzione irregolare di parole ed espressioni. Poiché le IA seguono pattern statistici, i testi generati hanno una burstiness più alta rispetto a quelli umani, che sono invece più naturali e vari.
Strumento | Sede | Descrizione |
GPTzero | Stati Uniti |
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Undetectable.ai | Stati Uniti |
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ZeroGPT | Stati Uniti |
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Noplagio.it | Lituania |
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Attenzione, nessuno di questi strumenti ha dato prova di infallibilità: il consiglio è provarne più di uno. Oltre a questo, è sempre bene affiancare alla loro analisi il nostro giudizio: restano validi gli indicatori e i segnali che hanno permesso anche in passato agli insegnanti di scovare chi ha copiato.
Il futuro del rilevamento dei testi artificiali
Non esiste un metodo infallibile per determinare con certezza se un testo sia stato generato da un umano o da un IA. Tuttavia si può arrivare ad una buona approssimazione combinando strumenti tecnologici e senso critico, scorgendo caratteristiche come creatività, empatia e coscienza che si riflettono nel linguaggio umano.
Tom Goldstein, docente di informatica presso l’ Università del Maryland è però convinto che questi tool diventeranno meno efficaci, man mano che l’elaborazione del linguaggio naturale diventerà più sofisticata. “Questi tipi di rilevatori si basano sul fatto che esistono differenze sistematiche tra testo umano e testo macchina”, ha spiegato all’edizione americana di Wired. “Ma l’obiettivo di queste aziende è quello di rendere il testo macchina il più vicino possibile al testo umano”.
Fonti
https://www.wired.it/article/riconoscere-testo-scritto-chatgpt/
https://www.wired.it/article/intelligenza-artificiale-come-riconoscere-testo-ai-chatgpt/
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Scritto da : Marina Zuddas
Ricordate il rumore del vecchio modem 56k? Lei sì. Da quando lo collegò per la prima volta alla presa del telefono, la sua passione per internet e il digitale l'hanno sempre accompagnata. Creativa e attenta all'impatto sociale della tecnologia, ne promuove un uso responsabile in tutto ciò che fa. Nella vita di tutti i giorni assiste docenti, studenti e genitori nell'utilizzo delle piattaforme didattiche per l'apprendimento.
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