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Pubblicato il: 8 Maggio 2024 | Aggiornato al: 18 Maggio 2024 | Tempo di lettura: 4,7 min | Parole: 935 |

Ti sei collegato ad un sito web per la prima volta e sei già infastidito da due cose:

  1. Devi accettare o rifiutare la cookie policy
  2. Per accedere ai contenuti ti viene chiesto di registrarti

Perché tante azioni da compiere? Ogni volta che inseriamo i nostri dati per registrarci ed ogni volta che clicchiamo sul pulsante “Accetta tutto” ci viene chiesto di compiere delle scelte ben precise sull’utilizzo dei nostri dati personali, e spesso lo facciamo senza pensarci.

Cosa sono i dati personali

I dati personali comprendono qualsiasi informazione che può essere usata per identificare un individuo specifico: nomi, indirizzi, numeri di telefono, indirizzi e-mail, numeri di carta di credito, dati biometrici ed altro ancora. In pratica, qualsiasi informazione che possa essere collegata a una persona fisica costituisce un dato personale.

Perché i siti ci chiedono di registrarci?

I nostri dati hanno un valore per le aziende con cui ci relazioniamo online. Ne hanno bisogno per analizzare il loro impatto, per generare strategie di marketing o più semplicemente per spedirci il prodotto che abbiamo ordinato o ricontattarci in un secondo momento. Ne hanno bisogno non solo le aziende, ma anche le istituzioni e le pubbliche amministrazioni: nel mondo digitalizzato, per essere veloci ed efficienti è ormai la prassi tenere traccia, raccogliere dati ed organizzarli in database.

Perché è importante proteggere i nostri dati personali?

Diresti mai il tuo nome e cognome ad uno sconosciuto per strada? Forniresti mai il tuo indirizzo al commesso del negozio da cui hai appena effettuato un acquisto? Eppure, è ciò che facciamo quotidianamente online.

La protezione dei dati personali è fondamentale perché la loro divulgazione non autorizzata può portare a varie forme di abuso, come il furto di identità, il phishing, il ricatto.

Ed anche se crediamo di sapere a chi stiamo fornendo i nostri dati, dobbiamo sempre stare all’erta, perché anche la più affidabile delle istituzioni potrebbe trattare i dati in modo inappropriato o non sicuro.

Come difendere i nostri dati?

Anche se esistono delle leggi che tutelano i cittadini contro la raccolta e il trattamento improprio dei dati personali come la Direttiva ePrivacy e il GDPR, ognuno di noi può e deve compiere piccoli gesti quotidiani per diminuire i rischi.

Leggi sempre le privacy policy dei siti e delle app a cui intendi registrarti prima di accettarle

Le privacy policy forniscono informazioni cruciali su come i tuoi dati personali saranno raccolti, utilizzati e condivisi. È importante leggere attentamente queste politiche per capire quali informazioni verranno richieste e come verranno trattate. Per controllarle in modo più veloce cerca all’interno del testo parole chiave come “raccogliamo”, “utilizziamo” e “condividiamo” per capire in che modo verranno gestiti i tuoi dati.
Un esempio?
Sapevi che accettando la privacy policy dell’app di Google Maps stai accettando di essere geolocalizzato? Sei tu a dover disattivare o limitare dalle impostazioni dell’app le autorizzazioni di accesso alla tua posizione.

Non fornire dati personali non necessari

Quando ti viene richiesto di fornire informazioni personali, fermati un attimo e chiediti se sono veramente necessarie per lo scopo in questione. Se una determinata informazione non è fondamentale per la tua interazione con il servizio o il sito web, è meglio evitare di fornirla. Ridurre al minimo la quantità di dati personali che condividi può aiutare a proteggere la tua privacy.

Un esempio?
Sapevi che molti siti stranieri rivendono i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail dei loro database? La prossima volta che ti chiama il call center che vuole farti cambiare operatore o vuole farti comprare le azioni di Amazon ricorda che tu hai permesso loro di utilizzare il tuo numero di telefono e la tua e-mail.

Accertati sempre di sapere chi sta chiedendo i tuoi dati e per quale motivo

Prima di fornire i tuoi dati personali, chiedi o cerca informazioni aggiuntive se necessario e verifica l’affidabilità dell’ente o dell’individuo che sta facendo la richiesta. Questo ti aiuterà a evitare truffe o abusi dei tuoi dati personali.

Un esempio?
Ti trovi a Madrid, in viaggio di piacere, pubblichi su Instagram la foto della cena e dopo 5 minuti ti chiama un numero di telefono fisso con il prefisso della tua città chiamandoti per nome, conosce anche il tuo codice fiscale, dove lavori e quanto guadagni, dicendo di essere la tua banca e dicendoti che la carta di credito è stata bloccata…
Queste truffe sono sempre più frequenti e basta un giro sui social per trovare la tua banca, dove lavori, i nomi dei tuoi familiari, persino la busta paga a volte!

Controlla le impostazioni della privacy dei tuoi account social e della tua posta elettronica

Le piattaforme di social media e di posta elettronica come Google offrono opzioni per controllare chi può vedere le tue informazioni personali e i post che condividi. Verifica regolarmente le impostazioni della privacy dei tuoi account per controllare i livelli di visibilità e di condivisione delle tue informazioni. Una foto condivisa per gli amici può essere utilizzata da altri per estrapolare informazioni come i luoghi che frequenti, le persone con cui interagisci, il tuo indirizzo e molto altro. Inoltre, con i recenti software di intelligenza artificiale, le tue foto e i tuoi video possono essere modificati e riutilizzati per scopi illegali o per arrecarti danno.

Un esempio?
Ti arriva la classica mail di spam dove il pirata informatico ti dice di averti registrato dalla webcam mentre vedi i porno dal cellulare, ma se ti allegasse anche la tua foto nudo? O addirittura un video di te? Anche se non hai mai fatto foto o video del genere, con gli attuali algoritmi d’ Intelligenza Artificiale chiunque può prendere un selfie da Instagram e trasformarlo in un video porno.

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Scritto da : Marina Zuddas

Ricordate il rumore del vecchio modem 56k? Lei sì. Da quando lo collegò per la prima volta alla presa del telefono, la sua passione per internet e il digitale l'hanno sempre accompagnata. Creativa e attenta all'impatto sociale della tecnologia, ne promuove un uso responsabile in tutto ciò che fa. Nella vita di tutti i giorni assiste docenti, studenti e genitori nell'utilizzo delle piattaforme didattiche per l'apprendimento.